The American
DIRECTOR: Anton Corbijn
SCREENPLAY: Rowan Joffe
ACTORS: George Clooney, Bruce Altman, Violante Placido, Thekla Reuten, Paul Bonacelli, Filippo Timi, Irina Björklund, Samuli Vauramo , Björn Granath
GENRE: Drama,
Thriller DURATION: 103 min
The beginning is a bit 'postcard. Sweden. The snow. The wooden house with lighted windows in the forest. A couple comes up and starts walking legs sinking into soft snow: Jack (George Clooney) with a white beard very attuned to the landscape and the beautiful Ingrid (Irina Björklund), whose role in the film is designed almost to an appearance .
Suddenly a shot rings out and the film swings into action. Jack is a mess.
It jumps to Rome. Jack no longer has a beard. From the snow in the sun.
chase him, want him out. E 'in Rome for help. Search for a contact. Contact, Pavel (Johan Leysen), arrives, gives him a car and tells him to go in Abruzzo and stay there for a while '.
From the beginning the film moves very much for stereotypes. Not for the characters. Clooney seems rather woody, stout. Seems to play a character rather than a pattern.
Apart from the beginning, the film is all shot nell'aspro Abruzzo, but little change. It could also be shot in the Bronx. There is little sensitivity to a culture other. Little desire to represent it than as a reflection of the film.
But let's take the movie seriously. What a man can be a man like Jack? Has no past, no present, no future. But there un uomo così? Che pensa? Ha un’anima?
In quel di Abruzzo Jack non ha contatti eccetto che Pavel (per telefono), padre Benedetto ( Paolo Bonacelli), che appare un prete dal passato equivoco e molto intrusivo, e una misteriosa Mathilde (Thekla Reuten) che richiede a Jack, esperto artigiano, un’arma speciale per uccidere (”chi” lo sapremo solo alla fine). Però in molti lo cercano per ucciderlo.
Questo è la sua esistenza: Jack non pensa, agisce.
L’anima di jack la scopriremo solo quando incontra Clara (Violante Placido), una prostituta di cui alla fine si innamora.
Jack, si capisce ben presto, è un uomo senza futuro. Le basi su cui costruire un futuro sono vacillanti come quelle del film di riuscire a costruire un thriller che ti entusiasmi. “Il Giornale” qualche settimana fa l’aveva messo come il “film sconsigliato della settimana”. Non a torto, forse.
Anche una scena di sesso che nelle intenzioni del regista forse avrebbe dovuto essere hard, in verità risulta piuttosto moscia e spenta.
L’inseguimento in vespa del killer svedese che era venuto dal lontano paese scandinavo per uccidere Jack è probabilmente la cosa più elettrizzante del film.
Se c’è una cosa che Jack riesce a trasmettere, bucando lo schermo, è il senso di solitudine e l’impossibilità di vivere normal relations of a normal life because of his profession (killer).
well made the final images.
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