Another Year
REGIA: Mike Leigh
ATTORI:
GENERE: Drammatico
DURATA: 129 min .
Ha un inizio noioso con una lunga visita medica per una donna ansiosa e depressa che soffre di insonnia.
Poi c’è la pioggia in una periferia dove abitano Gerri e Tom, la coppia che è al centro della storia del film.
Pioggia, periferie e lavori nell’orto a piantare pomodori si susseguono con una musica melanconica in sottofondo.
Più che un film inglese pare un film del maestro giapponese Yasujiro Ozu ma senza l’arte della superficie profonda che è tipica dei giapponesi (qui invece è solo presunta profondità che rimane in superficie, con dialoghi pesi e lunghi, che però sprofondano lo spettatore).
Si ritorna poi alla donna che soffre d’insonnia che dalle mani della prima dottoressa è ora nelle mani della psicologa (Gerri) che dovrebbe risolvere i suoi veri problemi d’insonnia che invece una pillola per dormire, disperatamente richiesta dalla donna a dottori sordi, non potrebbe risolvere.
Il film ci mostra in una sequela continua volti di gente oltre i sessanta anni, non bella o comunque sfatta dalla vecchiaia (ben lontana dai canoni di Hollywood) che si muovono in una realtà troppo densa e fissa a cui non si sfugge ed in cui le persone che stanno male fingono di star bene e quelle che stanno bene in realtà non sanno di star male.
Poiché il film stupido non è, abbiamo provato a interrogarci sul senso di un film così opprimente. Ci siamo chiesti se volesse talk about the difficulties of aging, or life that at some point it becomes stingy joys and illusions, or new love that do not arrive because perhaps you live in the shadow of those too and had before even though they remember however, most have left a vacuum can not be eliminated in ...
Applications may be many but we have not found a decision that would explain the unwieldy script that has sparked such a cumbersome film.
One thing dominates: the desperate need for money and drink to cancel more than that there has already canceled.
short (and this seems the most appropriate response to sense that we have pursued during the screening), the film seems to be the painting of a decline. Maybe the decline of Europe that produces a culture old and under pretext and without hormone. But in the name of what? Certainly not the ' entertainment, and not even in the name of art, if art is boring because it better not be art.
Rating: 2 stars.
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